Bakhmut: Wagner alza bandiera russa ma l’Ucraina continua a lottare

Il capo del gruppo mercenario russo Wagner afferma di aver issato una bandiera russa sul municipio di Bakhmut in Ucraina.

In un video notturno, Yevgeny Prigozhin ha detto che Bakhmut ora era russo “in senso legale”.

Tuttavia ha ammesso che le forze ucraine erano ancora concentrate nei distretti occidentali.

L’Ucraina ha liquidato il video come un’acrobazia e ha insistito sul fatto che il suo esercito detiene ancora Bakhmut, una città orientale che la Russia ha cercato di catturare per mesi.

“Il nemico non ha fermato il suo assalto a Bakhmut. Tuttavia, i difensori ucraini stanno coraggiosamente tenendo la città mentre respingono numerosi attacchi nemici”, ha detto lo stato maggiore delle forze armate ucraine.

L’analisi dell’Institute for the Study of War ha affermato che, a partire da domenica, l’Ucraina deteneva ancora gran parte della città, sebbene le truppe russe stessero tentando di avvolgerla da sud e da est.

Secondo l’ISW, l’edificio del consiglio comunale si trova in una parte della città recentemente rivendicata dalla Russia, mentre si avvicina da est.

Wagner – ufficialmente chiamata compagnia militare privata – ha subito pesanti perdite durante i combattimenti a Bakhmut.

Molte delle sue reclute sono detenuti rilasciati dalle carceri russe arruolati per aumentare il numero del gruppo.

Anche le truppe dell’esercito regolare russo stanno combattendo a Bakhmut, così come le truppe Wagner.

Migliaia di soldati russi e ucraini sono morti nella lotta per il controllo della città e si pensa che le perdite russe siano state di gran lunga superiori a quelle dell’Ucraina.

Bakhmut ha scarso valore strategico, ma l’Ucraina lo ha visto come un importante drenaggio di attrezzature militari e manodopera russe.

I comandanti russi sperano che prendere Bakhmut possa dare loro un trampolino di lancio per ulteriori guadagni territoriali.

Come ha osservato a dicembre il ministero della Difesa britannico , la cattura della città “consentirebbe potenzialmente alla Russia di minacciare le aree urbane più grandi di Kramatorsk e Sloviansk”.

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