Baiardo, B. e Graviano: il gioco delle tre carte

Non è l’Arena di Massimo Giletti è stato uno dei programmi più seguiti e discussi di La7, ma da domenica 16 aprile non andrà più in onda. La decisione è stata presa dall’editore Urbano Cairo, che ha ringraziato il conduttore per il suo impegno e la sua professionalità. Ma quali sono i motivi che hanno portato alla cancellazione improvvisa di un format di successo?

Secondo alcune voci, dietro la sospensione ci sarebbe una questione economica: il talk show di Giletti costava troppo e non riusciva a coprire le spese con la raccolta pubblicitaria. Inoltre, il giornalista avrebbe avuto delle divergenze con la casa di produzione Fremantle, che si occupava della realizzazione del programma.

Ma c’è anche chi ipotizza che la causa sia legata alle inchieste giornalistiche di Giletti, che spesso si occupava di temi scottanti come mafia, politica e giustizia. In particolare, il conduttore avrebbe avuto dei contatti con Salvatore Baiardo, un ex collaboratore dei boss Graviano, che gli avrebbe mostrato una foto compromettente di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri con uno dei capimafia. Giletti si sarebbe poi rivolto ai pm antimafia di Firenze per consegnare la foto e le informazioni ricevute da Baiardo.

Questa vicenda avrebbe creato delle tensioni tra Giletti e Cairo, che avrebbe preferito non trasmettere le puntate dedicate a questo argomento. Il giornalista, però, non si sarebbe arreso e avrebbe continuato a lavorare sul caso, finendo per essere sospeso.

Giletti non ha ancora commentato pubblicamente la fine del suo programma, ma ha fatto sapere di essere tranquillo e sereno. Il suo futuro professionale è ancora incerto: alcuni lo vorrebbero alla Rai, altri lo vedrebbero bene su Mediaset o su altre reti private. Intanto, i suoi fan sperano di rivederlo presto in tv con un nuovo progetto.

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