L’alluvione in Romagna è un sintomo dello shock climatico

Il cambiamento climatico è una sfida globale che richiede azioni urgenti e coordinate da parte di tutti i paesi. L’Italia, in quanto paese mediterraneo, è particolarmente esposta agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, come l’innalzamento del livello del mare, la siccità, gli incendi, le alluvioni e le ondate di calore. Questi fenomeni hanno conseguenze gravi per la salute, l’ambiente, l’economia e la società.

Nel suo recente saggio Ecoschock. Come cambiare il destino dell’Italia al centro della crisi climatica (Rubbettino, i proventi andranno per la costruzione del centro oncologico Cittadella di Padre Pio a Drapia, Vibo Valentia), il giornalista Giuseppe Caporale analizza con pragmatismo la situazione italiana e propone alcune soluzioni per affrontare l’emergenza climatica. Caporale sostiene che l’Italia ha bisogno di investire nell’adattamento al cambiamento climatico, oltre che nella mitigazione e nella decarbonizzazione. “I fondi europei ad oggi sono tutti destinati a mitigazione, transizione e decarbonizzazione. Ma noi abbiamo un’urgenza tutta nostra: nel Mediterraneo il riscaldamento ha già superato la soglia di guardia di un grado e mezzo. E la nostra emergenza è la messa in sicurezza del territorio”, afferma.

Caporale intervista quasi 50 esperti di vari settori, tra cui scienziati, politici, imprenditori e attivisti, per esplorare le possibili vie d’uscita dalla crisi climatica. Tra i temi trattati ci sono il modello industriale da rivedere, il sistema agricolo da innovare, la mobilità da rendere più sostenibile, la gestione delle risorse idriche da ottimizzare e la protezione della biodiversità da garantire. Il libro si propone di stimolare una riflessione collettiva e una presa di coscienza sul ruolo che l’Italia può e deve avere nella lotta al cambiamento climatico.

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