L’UE prepara contromisure ai dazi di Trump, afferma Ursula von der Leyen

L'Unione Europea sta mettendo in atto una serie di contromisure per rispondere ai dazi imposti dagli Stati Uniti

L’Unione Europea sta mettendo in atto una serie di contromisure per rispondere ai dazi imposti dagli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha dichiarato che l’Europa non resterà a guardare di fronte alle decisioni unilaterali americane che danneggiano i suoi interessi economici e commerciali. Il contesto di questa dichiarazione è strettamente legato alle politiche protezionistiche adottate dagli Stati Uniti, che hanno comportato il ricorso a tariffe punitive su una vasta gamma di prodotti provenienti dall’Unione Europea, in particolare nel settore automobilistico e dell’acciaio.

Il conflitto commerciale USA-UE

Il conflitto commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea è emerso nel 2018, quando l’amministrazione Trump ha imposto tariffe su acciaio e alluminio provenienti da paesi terzi, inclusa l’UE. A ciò si sono aggiunti ulteriori dazi su prodotti europei di valore, come il vino, i formaggi, e i motocicli, che hanno danneggiato alcuni settori dell’economia europea.

Nel 2019, un altro capitolo di questa lunga disputa ha avuto luogo quando gli Stati Uniti hanno imposto tariffe su una serie di beni europei in risposta ai sussidi concessi dall’Unione Europea a Airbus, la grande compagnia aerospaziale europea, accusata di pratiche di concorrenza sleale nei confronti del gigante americano Boeing.

La risposta dell’UE e le nuove contromisure

Di fronte a queste azioni, l’Unione Europea ha più volte cercato di negoziare con Washington per ridurre o annullare i dazi, ma senza un esito positivo. La Commissione Europea ha fatto sapere che la risposta dell’UE ai dazi statunitensi sarà mirata e proporzionata, cercando di proteggere gli interessi economici dei suoi Stati membri senza aggravare ulteriormente la situazione.

“Se gli Stati Uniti non dovessero cambiare la loro posizione”, ha dichiarato von der Leyen, “l’Unione Europea sarà pronta a rispondere con misure equivalenti, come già fatto in passato.” Le misure proposte potrebbero includere l’introduzione di dazi contro prodotti americani, simili a quelli imposti dagli Stati Uniti sui prodotti europei, con l’intento di colpire principalmente i settori che hanno subito le perdite maggiori.

Le implicazioni economiche

L’imposizione di tariffe e dazi da parte degli Stati Uniti ha avuto ripercussioni negative sulle economie europee, che si sono trovate a fronteggiare un rallentamento del commercio e un aumento dei costi per le imprese. Gli agricoltori e i produttori di beni di consumo sono stati tra i più colpiti, con perdite stimate in miliardi di euro.

Dall’altro lato, l’Europa ha cercato di difendere i propri interessi attraverso misure compensative, come i dazi su prodotti americani, cercando nel contempo di preservare la cooperazione commerciale con gli Stati Uniti, uno dei principali partner economici globali. Inoltre, l’UE ha lavorato per rafforzare i legami commerciali con altri partner internazionali, come la Cina e il Regno Unito, dopo la Brexit, in modo da ridurre la dipendenza dalle politiche protezionistiche degli Stati Uniti.

Il futuro del commercio transatlantico

Con l’elezione di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti, molte aspettative si sono create riguardo a un possibile cambiamento nelle politiche commerciali americane. Tuttavia, pur con un approccio più diplomatico, la nuova amministrazione ha mantenuto alcune delle politiche protezionistiche, con l’idea di difendere l’industria americana da pratiche ritenute scorrette.

L’UE, quindi, resta in una posizione di attenta vigilanza. Le dichiarazioni di Ursula von der Leyen sottolineano l’intenzione dell’Europa di difendere i propri interessi e di rispondere con fermezza in caso di ulteriori aggressioni commerciali, ma al tempo stesso ribadiscono l’importanza di un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti per evitare ulteriori escalation. La sfida per l’Europa, infatti, rimane quella di bilanciare la protezione dei suoi interessi economici con il mantenimento di una relazione solida e proficua con l’America.

La situazione continua a evolversi, ma una cosa è certa: l’Unione Europea non è disposta a subire passivamente le politiche unilaterali di Washington e farà tutto il possibile per difendere la propria economia globale.

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