Vertice a Kiev nel terzo anniversario dell’invasione russa

Il 24 febbraio, in occasione del terzo anniversario dell’invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj si è espresso a favore di una “pace vera e durevole nel 2025” durante un vertice a Kiev con alcuni capi di governo stranieri.

L’anniversario arriva in un momento in cui il presidente statunitense Donald Trump ha avviato dei colloqui diretti con la Russia, senza la partecipazione dell’Ucraina, e criticato duramente lo stesso Zelenskyj, dando anche l’impressione di volergli attribuire la responsabilità della guerra.

La Russia, che attualmente occupa il 20 per cento del territorio ucraino, ha affermato il 24 febbraio che porterà avanti la guerra finché non avrà raggiunto attraverso la diplomazia i suoi obiettivi. Mosca ha anche accusato i paesi europei di voler continuare il conflitto.

L’invasione russa dell’Ucraina, lanciata il 24 febbraio 2022 su ordine del presidente Vladimir Putin, ha provocato il più grave conflitto in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale, con decine di migliaia di morti, forse centinaia, e milioni di sfollati, mentre molte città ucraine sono state devastate dai bombardamenti.

“Spero che il 2025 sia l’anno di una pace vera e durevole”, ha affermato Zelenskyj durante il vertice a Kiev con una ventina di capi di governo stranieri, alcuni dei quali presenti di persona, tra cui il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez e quello canadese Justin Trudeau, e altri in videoconferenza.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avvertito che Putin, nonostante i colloqui con Washington, non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro. “Il suo obiettivo rimane la capitolazione dell’Ucraina”, ha dichiarato.

Intanto, il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov, in visita ad Ankara, in Turchia, ha avvertito che Mosca cesserà le ostilità solo quando i negoziati “produrranno una soluzione gradita alla Russia”.

Mosca chiede a Kiev di cedere quattro regioni orientali e meridionali del paese, oltre alla Crimea annessa nel 2014, e di rinunciare all’adesione alla Nato. L’Ucraina chiede invece garanzie di sicurezza in cambio di eventuali cessioni territoriali.

Gli alleati europei di Kiev stanno cercando di mobilitarsi dopo la svolta degli Stati Uniti. Il 24 febbraio il presidente francese Emmanuel Macron sarà ricevuto da Trump alla Casa Bianca, mentre il 27 febbraio sarà la volta del primo ministro britannico Keir Starmer.

Trump punta anche a ottenere l’accesso ai minerali strategici dell’Ucraina in cambio degli aiuti forniti dagli Stati Uniti negli ultimi tre anni.

La sua amministrazione sta esercitando forti pressioni su Kiev affinché firmi un accordo su questi minerali, dopo che Zelenskyj ha respinto una prima proposta.

Il 24 febbraio le autorità ucraine hanno affermato che i due governi stanno perfezionando gli ultimi dettagli dell’accordo, che potrebbe essere firmato da Trump e Zelenskyj a Washington.



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