Gli Stati Uniti hanno sospeso la condivisione delle informazioni d’intelligence con l’Ucraina, ha affermato il 5 marzo il direttore della Cia John Ratcliffe, dopo che Washington aveva già bloccato gli aiuti militari.
“Il governo statunitense ha sospeso la collaborazione sia militare sia d’intelligence con l’Ucraina”, ha dichiarato Ratcliffe all’emittente Fox Business.
“Abbiamo fatto un passo indietro, riconsiderando tutti gli aspetti delle nostre relazioni con l’Ucraina”, ha dichiarato invece alla stampa il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz.
Il 3 marzo, sulla scia della lite senza precedenti alla Casa Bianca tra il presidente statunitense Donald Trump e il suo collega ucraino Volodymyr Zelensky, Washington aveva sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, fondamentali per resistere all’invasione russa.
Il 5 marzo Ratcliffe ha confermato che la sospensione riguardava anche la condivisione delle informazioni d’intelligence, molto importante per Kiev sul campo di battaglia.
Il 4 marzo, durante il suo primo discorso al congresso, Trump ha riferito di aver ricevuto una lettera da Zelenskyj, che si sarebbe detto pronto a firmare un accordo sui minerali strategici ucraini e ad avviare negoziati di pace con la Russia, con la mediazione degli Stati Uniti.
Poche ore prima Zelenskyj aveva proposto una tregua con la Russia in cielo e in mare in modo da avviare i negoziati per “una pace durevole sotto la guida di Donald Trump”.
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