Federica Pellegrini ha lasciato da tre anni la sua lunga carriera nel nuoto, costellata da vittorie. Oggi è nella giunta CONI. Si è sposata col suo ex allenatore Matteo Giunta, con cui ha avuto la piccola Matilde nel gennaio del 2024. E oggi racconta alla Gazzetta dello Sport per quanto e come ha tenuto nascosta la relazione con quello che è poi diventato suo marito. «È stata tenuta nascosta per due anni, eravamo molto bravi – racconta la nuotatrice di Mirano al podcast della Gazzetta dello Sport – Ancora non vivevamo sotto lo stesso tetto, quindi questo rendeva le cose un po’ più semplici, e quando volevamo stare comunque insieme e vivere insieme, arrivavamo in piscina con due macchine separate, in due momenti diversi, oppure con la stessa macchina e lui nel bagagliaio». Il problema non era solo il tragitto da casa alla piscina ma anche in che punto “liberare” Matteo Giunta. «Sì, anche perché devo dire che quando nuotavo c’erano tanti paparazzi che giravano intorno alla piscina di Verona – perché poi è una piscina bellissima d’estate, completamente aperta, in mezzo al verde, e questo attirava molto – quindi non sapevo mai dove lasciarlo, dove aprirgli il bagagliaio», racconta l’ex campionessa. «Alla fine era tutto molto in controllo – ha raccontato Pellegrini – perché riuscivamo a essere proprio allenatore-atleta pubblicamente. Lui ci ha messo tanto a concedersi? Se l’è tirata tantissimo! Se l’è tirata alla grande! No, vabbè, adesso, a parte gli scherzi, Matteo è una persona serissima, ribadisco forse troppo, e quindi in quel momento per lui è stato un po’ capire se potesse mai rovinare qualcosa del nostro rapporto atleta-allenatore o no. Quindi, quando lui ha capito che non avrebbe rovinato niente, anzi, sarebbe stato un plus, perché era subentrato già un certo tipo di sentimento, ha smesso di tirarsela».
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