Un poliziotto dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Lecco è stato arrestato dai suoi colleghi della squadra mobile con l’accusa di corruzione. Secondo le indagini, avrebbe richiesto denaro a cittadini stranieri per agevolare le pratiche di soggiorno e cittadinanza, minacciando ritardi se i malcapitati non avessero pagato. Durante le perquisizioni nell’abitazione dell’agente sono stati sequestrati oltre 40 mila euro in contanti, mentre altri 2.500 sono stati trovati nella sua auto. L’inchiesta che vede il poliziotto accusato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio coinvolge anche un’agenzia privata di assistenza agli stranieri.
Migliaia di euro per non rallentare le pratiche dei permessi
Secondo gli inquirenti, proprio tramite l’agenzia gli stranieri venivano indirizzati verso il poliziotto che avrebbe richiesto somme di denaro per agevolare indebitamente la regolarizzazione della loro posizione in Italia, in quello che gli agenti descrivono come «un sistema ben strutturato». La richiesta per ciascuno degli stranieri poteva arrivare anche a diverse migliaia di euro, in cambio delle quali l’agente evitava di rallentare e ostacolare le pratiche. Molti documenti che potrebbero costituire prova della presunta attività illegale sono stati sequestrati, così come lo sono i locali dell’agenzia di assistenza. Nelle prossime ore è prevista l’udienza di convalida del fermo di fronte al giudice per le indagini preliminari, mentre le indagini proseguono per accertare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.
In copertina: La sede centrale della Questura di Lecco | Questura di Lecco / Facebook
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