I ministri degli Esteri dei Paesi del G7 hanno recentemente concluso un vertice durante il quale hanno riaffermato il loro impegno a sostenere l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Nel comunicato finale, hanno esortato la Russia ad accettare un cessate il fuoco con Kiev, avvertendo che, in caso contrario, potrebbero essere imposte nuove sanzioni.
Questo avvertimento si inserisce in un contesto di crescenti pressioni internazionali sulla Russia affinché ponga fine al conflitto in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha recentemente sollecitato gli Stati Uniti a esercitare una pressione significativa sul presidente russo Vladimir Putin per garantire un cessate il fuoco, sottolineando che Putin non porrà fine alla guerra volontariamente.
Nel frattempo, il primo ministro britannico Keir Starmer ha invitato le nazioni del G7 ad adottare una posizione più aggressiva sulle sanzioni contro la Russia, in particolare riguardo ai limiti sul petrolio e al targeting di settori chiave e istituzioni finanziarie che aiutano la Russia a eludere le sanzioni esistenti.
Inoltre, i leader del G7 hanno concordato di fornire all’Ucraina prestiti per un totale di 50 miliardi di dollari, garantiti dai proventi di beni sovrani russi immobilizzati, con l’obiettivo di soddisfare le urgenti esigenze finanziarie del paese.
Questi sviluppi sottolineano la determinazione delle nazioni del G7 a sostenere l’Ucraina e a intensificare la pressione sulla Russia affinché accetti un cessate il fuoco e contribuisca a una soluzione pacifica del conflitto.