Un anno e quattro mesi per stalking, questa la condanna richiesta dalla procura di Roma per Lucrezia Hailé “Lulù” Selassié, 26enne accusata di aver vessato fino a minacciarlo l’ex fidanzato Manuel Bortuzzo. La sedicente principessa etiope, che aveva intrattenuto una relazione con l’atleta paralimpico dopo averlo incontrato durante il Grande Fratello nel 2021, è accusata di aver perseguitato il 24enne per mesi, con l’aggravante di minacce di morte. La sentenza, dopo che a dicembre era stato avviato il rito abbreviato, arriverà il prossimo 3 aprile.
Le minacce di morte e l’aggressione fisica
Il nuotatore azzurro, reso tetraplegico da un colpo di pistola la notte del 3 febbraio 2019venne ferito con un colpo di pistola all’Axa che lo rese tetraplegico la notte del 3 febbraio 2019, avrebbe continuato a ricevere pressioni e vessazioni insistenti dalla donna dopo la chiusura della loro relazione. Fino a messaggi minatori: «Se non stai con me, ti ammazzo e mi ammazzo». Ma anche pedinamenti fino in ospedale e al ristorante a Latina, a Manchester e in Portogallo. Di fronte all’ennesimo «no» opposto dall’atleta, Lulù Selassié lo avrebbe aggredito fisicamente, tanto da essere sottoposta a divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico.
Il capo d’accusa
Per i magistrati, secondo quanto si legge nel capo di imputazione, Lucrezia Hailè Selassié avrebbe procurato all’ex fidanzato «uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarlo e di non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione». Tutti elementi che hanno portato la procura di Roma a chiedere la condanna per stalking alla principessa etiope.
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