La guerra commerciale di Trump spaventa i fast food: anche il prezzo del Big Mac rischia di salire per colpa dei dazi

 

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La guerra commerciale lanciata da Donald Trump potrebbe far aumentare il prezzo di uno dei beni di consumo più amati dagli americani: il Big Mac. A suggerirlo è Don Farrell, ministro del Commercio dell’Australia, uno dei Paesi da cui le aziende americane più importano carne. Se gli Stati Uniti dovessero estendere i dazi che scatteranno il 2 aprile anche alla carne bovina e ad altri prodotti agricoli, gli americani potrebbero veder crescere sensibilmente il prezzo degli hamburger, compresi quelli di McDonald’s, l’azienda che più si affida alle importazioni dall’Australia per soddisfare la domanda di carne di manzo.

Le esportazioni di carne dall’Australia verso gli Usa

A dirla tutta, ancora non si sa se l’Australia finirà nel mirino della guerra commerciale di Trump, né quali settori sarebbero coinvolti dall’introduzione di nuovi dazi. «Vorrei potervi dire esattamente cosa farà alla fine il governo americano. Ma se devo essere onesto, sospetto che non lo sappiano nemmeno loro», ha ammesso Farrell in un’intervista a Sky News ripresa dal Guardian. Ad oggi gli unici dazi americani che hanno colpito l’Australia sono quelli al 25% imposti sulle esportazioni di acciaio e alluminio, una misura che ha colpito tutti i partner commerciali di Washington senza distinzione alcuna. Ad aprile, la Casa Bianca potrebbe inaugurare un secondo round della guerra commerciale. E gli allevatori australiani, per cui gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato estero, temono di finirne travolti. Nel 2024, i produttori australiani hanno venduto 6,2 miliardi di dollari in carne negli Usa, pari a circa il 30% delle esportazioni totali.

Il pressing su Trump per una marcia indietro sui dazi

«I dazi non sono una tassa sul produttore, sono una tassa sugli americani, ed è per questo che abbiamo visto i mercati rispondere in questo modo, in modo molto negativo, a queste mosse dell’amministrazione Trump», ha detto di recente Anthony Albanese, primo ministro australiano, in una conferenza stampa. Il governo di Canberra assicura che farà tutto il possibile per convincere Trump a fare marcia indietro e lavorare a un nuovo accordo commerciale. «Parte del mio lavoro – ha aggiunto Farrell, ministro al Commercio – è continuare a dire agli americani che questa è una politica sbagliata da adottare. Dovremmo fare il contrario, dovremmo fare più libero scambio, più commercio equo».

Foto copertina: EPA/Chris Kleponis | Donald Trump durante una cena alla Casa Bianca a base di fast food, 14 gennaio 2019

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