L’allarme della BCE: impatto sulla crescita dell’Eurozona

La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha evidenziato che l'introduzione di un dazio del 25% da parte degli Stati Uniti

La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha evidenziato che l’introduzione di un dazio del 25% da parte degli Stati Uniti sulle importazioni europee potrebbe ridurre la crescita dell’Eurozona di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno.

Se l’Unione Europea dovesse rispondere con misure analoghe, la contrazione potrebbe raggiungere mezzo punto percentuale. Lagarde ha sottolineato che tali tensioni commerciali rappresentano una minaccia significativa per l’economia globale e potrebbero innescare una spirale inflazionistica, con conseguenze negative sul potere d’acquisto e sull’occupazione.

La vulnerabilità delle imprese italiane secondo l’Istat

Parallelamente, l’Istat ha evidenziato la particolare vulnerabilità dell’Italia a queste misure. Nel 2024, oltre il 48% del valore dell’export italiano era destinato a mercati extra UE, con gli Stati Uniti che rappresentavano circa il 10% delle vendite totali all’estero. L’Istat ha identificato oltre 23.000 imprese italiane esposte ai rischi derivanti dai dazi USA, soprattutto nei settori della meccanica, farmaceutica, articoli in pelle e autoveicoli. Queste imprese impiegano oltre 415.000 addetti e contribuiscono al 16,5% dell’export totale del Paese.

Le reazioni delle istituzioni italiane ed europee

Nonostante gli allarmi lanciati, il governo italiano ha adottato una posizione prudente, evitando escalation e promuovendo il dialogo con gli Stati Uniti. Il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza di evitare una guerra commerciale, mentre il ministro Adolfo Urso ha invitato la Commissione Europea alla cautela nelle contromisure. Tuttavia, la Commissione Europea si prepara a rispondere, con possibili contromisure previste per metà aprile, qualora i dazi statunitensi entrassero in vigore il 2 aprile.

Conclusioni

Le recenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti rappresentano una sfida significativa per l’economia italiana, data la sua forte dipendenza dall’export. Le analisi della BCE e dell’Istat evidenziano la necessità di strategie efficaci per mitigare l’impatto di questi dazi, salvaguardando la crescita economica e la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali.

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