Caso Visibilia: alto rischio di prescrizione, il giudice del procedimento a carico della ministra Santanchè non sarà sostituito

Caso Visibilia: alto rischio di prescrizione, il giudice del procedimento a carico della ministra Santanchè non sarà sostituito

Le era andato bene con il cambio di avvocato (che aveva portato a guadagnare due mesi di sospensione e di governo), le è andata meno bene col (possibile) cambio di giudice e conseguente ripartenza del procedimento. Parliamo del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, naturalmente. Ieri infatti il Tribunale di Milano ha deciso che la giudice per l’udienza preliminare Tiziana Gueli continuerà a seguire (sarà applicata, tecnicamente) il procedimento che vede inputata Santanché per truffa aggravata ai danni dello Stato (Inps), anche dopo il suo trasferimento a giudice di dibattimento. Poiché esiste un reale pericolo di prescrizione sul procedimento.

La Gup Gueli resterà nonostante il trasferimento

Gueli, quindi, ci sarà per la prossima udienza fissata per il 20 maggio e per “tutte le udienze eventuali successive necessarie” alla “definizione” del caso in cui i pm Maria Gravina e Luigi Luzi chiedono di processare la politica 63enne di Fratelli d’Italia, assieme al compagno Dimitri Kunz e l’ex manager di Visibilia, Paolo Concordia. Il presidente del Tribunale, Fabio Roia, ha notificato il provvedimento motivato dopo l’udienza del 26 marzo in cui era stato “disposto un rinvio ‘per termine a difesa’” per “ragioni oggettive di studio del fascicolo” da parte del nuovo difensore della ministra del Turismo, avvocato Salvatore Pino, subentrato al civilista-fallimentare Salvatore Sanzo.

La gup Gueli – che dopo una prima proroga dal 31 marzo prenderà posto nella Nona sezione penale del Tribunale di Milano – manterrà l’applicazione “ad processum”. “Occorre garantire – si legge nelle due pagine inviate ai magistrati e al Consiglio superiore della magistratura – il principio del mantenimento dell’organo giudicante” e la “conoscenza degli atti” di fronte a “fatti a rischio di prescrizione”.

Incombe il rischio prescrizione

Quell’estinzione del processo prima della sentenza di primo grado per il troppo tempo trascorso è il “pericolo” paventato in aula dalla Procura. Un rischio radicato nell’ipotesi che il reato venga riqualificato da truffa all’ente previdenziale e pensionistico (che si prescrive in 10 anni) a “consumazione prolungata” in singoli episodi, meno gravi, di indebite percezioni di erogazioni pubbliche per i 13 lavoratori di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria per i quali l’Inps ha versato oltre 126mila euro di cassa integrazione Covid mentre in realtà lavoravano. Nell’ottica dei pm per la prescrizione basterebbero a quel punto 7 anni e mezzo dal primo episodio di pagamento irregolare, risalente al 31 maggio 2020.

Una circostanza che tuttavia era già stata trattata a gennaio dalla Corte di Cassazione, chiamata a decidere sulla questione di competenza territoriale fra MilanoRoma sollevata dalla difesa Santanchè. Citando giurisprudenza delle Sezioni Unite di appena due mesi prima, gli ermellini hanno stabilito che in caso di “reiterate” e “periodiche” erogazioni di “contributi” non dovuti “dallo Stato” anche il reato meno grave di indebita percezione è “da considerarsi unitario”.

La conseguenza è che la “consumazione” dell’illecito si interrompe “con la percezione dell’ultimo contributo”. Nel caso Santanchè-Visibilia quindi dal 28 febbraio 2022, data dell’ultimo pagamento Inps considerato nel capo d’imputazione. La relativa prescrizione scatterebbe a fine 2029. Tempi che saranno comunque determinati dalle decisioni della stessa giudice che ha gestito finora l’udienza preliminare.

La cronologia del procedimento contro Santanchè

Lo scorso 9 ottobre la gup Gueli ha affrontato le prime “questioni preliminari” e in particolare la “retrodatazione” dell’iscrizione nel registro degli indagati. Il 23 ottobre la giudice ha trasmesso gli atti alla Cassazione per la competenza territoriale fissando, in attesa della decisione, per il 26 marzo la successiva data. A fine gennaio si è espressa la Suprema Corte e infine mercoledì è arrivato il cambio di avvocato in corsa per la ministra che ha chiesto e ottenuto uno slittamento di ulteriori 2 mesi, facendo sapere di stare valutando se far interrogare o meno Santanchè già in questa fase. Rinvii e dilazioni temporali comunque del tutto compatibili “con il principio di ragionevole durata del processo”, si legge nel verbale di udienza.

Il presidente Roia ha seguito le norme

Ma anche una cronologia di fatti che ha permesso al presidente Roia di applicare l’articolo 16 della circolare 11315/2018 del Consiglio superiore della magistratura in materia di “supplenze, assegnazioni, applicazioni” dei magistrati. È possibile infatti l’applicazione al singolo processo del giudice già trasferito in un’altra posizione interna se il “procedimento” in fase di “udienza preliminare o del dibattimento” si trova in “avanzato stato di istruttoria”.

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