La Santa Alleanza 2025 è l’accordo tra Usa ed ex Urss per far crollare l’economia e la cultura dell’Europa unita. Per scardinare il lascito più potente del Secondo dopoguerra
Di fronte a una crescente instabilità internazionale e a un mutare radicale degli assetti geopolitici, negli ultimi mesi è emersa – o quantomeno diffusa – l’ipotesi di un presunto patto tra Stati Uniti e Russia, volto a indebolire e, in ultima analisi, distruggere l’Unione Europea e i valori che da decenni ne hanno costituito il fondamento. Se da un lato alcuni commentatori e fonti critiche dipingono questa alleanza come una strategia orchestrata per «spezzare» la coesione transatlantica e minare il multilateralismo, dall’altro altri analisti mettono in luce la natura profondamente conflittuale e, per certi versi, incoerente di una simile intesa. In questo articolo esaminiamo le origini, gli strumenti e le implicazioni di quella che è stata definita la “strategia distruttrice” contro l’Europa.
Un Contesto Geopolitico In Evoluzione
Negli anni recenti la politica estera degli Stati Uniti ha subito una trasformazione radicale, soprattutto con il ritorno di una leadership che promuove una dottrina “America First”. Secondo alcuni osservatori, l’approccio del nuovo mandato – spesso descritto come un “realismo radicale” – ha portato a un’attenzione esclusiva agli interessi nazionali, anche a discapito degli alleati tradizionali. Parallelamente, la Russia, guidata da un presidente che non ha mai celato le sue ambizioni imperialiste, sembra aver intuito in questa evoluzione un’opportunità per riposizionarsi strategicamente e, ancor più, per contestare la supremazia normativa e politica dell’Unione Europea.
I recenti sviluppi nelle relazioni transatlantiche, con decisioni unilaterali degli Stati Uniti – dalla sospensione dei finanziamenti a organismi multilaterali a stretto legame con politiche commerciali protezionistiche – alimentano il sospetto che Washington e Mosca stiano perseguendo obiettivi convergenti, sebbene formalmente antitetici, finalizzati a ridimensionare l’influenza europea.
Gli Elementi del “Patto”
Diverse iniziative e mosse politiche hanno alimentato questa narrativa. Tra gli elementi più discussi vi sono:
Negoziazioni Esclusive sulla Pace in Ucraina: Negli ultimi mesi, alcune decisioni degli Stati Uniti, come l’avvio di negoziati diretti con Mosca per mettere in pausa il conflitto in Ucraina – senza coinvolgere adeguatamente Kiev e Bruxelles – sono state interpretate come un tentativo di riciclare le regole della geopolitica a vantaggio di Washington e Mosca, lasciando l’Europa ai margini del tavolo delle trattative.
Politiche Commerciali e Tariffe Unilaterali: L’imposizione da parte degli Stati Uniti di tariffe sui prodotti europei e la retorica secondo cui “l’Europa ci tratta peggio dei nostri nemici” hanno creato tensioni economiche e simboliche, contribuendo a una percepita volontà di “fare a meno” del vecchio ordine atlantico, e di far emergere un modello in cui l’UE verrebbe progressivamente isolata.
Alleati Non Convenzionali e Sostegno ai Movimenti Estremisti: Alcuni analisti hanno evidenziato come la retorica del recente mandato americano sembri voler abbracciare soluzioni bilaterali anche con attori tradizionalmente considerati ostili. In tal senso, vi è anche il sostegno – esplicito o velato – a formazioni politiche estremiste in Europa, viste come strumenti per creare divisioni interne e indebolire la coesione del progetto comunitario.
Retorica e Proclami di Grandezza: Durante eventi internazionali e in comunicazioni pubbliche, si sono verificati momenti in cui i leader statunitensi hanno invocato “la grande storia” dei rapporti con la Russia, richiamando episodi condivisi del passato (come la seconda guerra mondiale), e suggerendo una visione in cui il destino dell’Europa verrebbe determinato da un’alleanza dei potenti – un moderno “patto Yalta” in chiave ribaltata.
Implicazioni per l’Unione Europea e i Suoi Valori
I valori fondanti dell’Unione Europea – democrazia, rispetto dei diritti umani, cooperazione multilaterale e integrazione economica e politica – rappresentano ciò che, secondo i critici, gli Stati Uniti e la Russia intenderebbero indebolire per affermare una nuova gerarchia globale. In un ipotetico scenario in cui un patto tacito tra Washington e Mosca si concretizzasse, l’Europa verrebbe chiamata a fronteggiare:
Divisione e Isolamento: Senza il supporto integrato dei tradizionali alleati atlantici, l’UE rischierebbe un indebolimento strutturale, con le sue istituzioni che si troverebbero ad affrontare crescenti pressioni interne ed esterne, a scapito della propria capacità di negoziare a livello globale.
Erosione dei Valori Democratici: La promozione di una retorica anti-multilaterale e anti-demoscratica, capace di legittimare misure autoritarie o l’esclusione di attori considerati “non allineati”, potrebbe alimentare il rafforzamento dei movimenti estremisti interni, che a loro volta minaccerebbero la coesione e l’identità europea.
Riduzione dell’Autonomia Strategica: Se, in risposta a un simile patto, l’Europa si dovesse limitare a reagire in maniera frammentata – affidandosi a risposte isolate o a compensazioni economiche – la sua capacità di difendere autonomamente la propria sicurezza verrebbe ulteriormente compromessa, costringendo il continente a doversi rimettere in gioco nel delicato equilibrio tra potenze.
Opinioni Contrastanti: Realtà o Teoria del Complotto?
È fondamentale precisare che, mentre alcuni analisti e commentatori – in particolare all’interno di ambienti critici nei confronti del ritorno di politiche unilateraliste statunitensi – sostengono l’esistenza di un patto di fatto volto a minare l’Europa, altri rimangono scettici. In assenza di documentazioni ufficiali e di dichiarazioni formali in tal senso, la narrazione può essere interpretata sia come una reazione alle mosse aggressive e isolazioniste di Washington, sia come una tesi propaganda volta a canalizzare l’insoddisfazione europea e a favorire un rafforzamento dell’identità comunitaria.
Views: 18