Oggi, 17 febbraio 2025, i leader europei si riuniscono a Parigi per un vertice urgente convocato dal presidente francese Emmanuel Macron, con l’obiettivo di definire una posizione comune sulla pace in Ucraina.
Questa iniziativa nasce in risposta alle recenti mosse diplomatiche del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha avviato negoziati diretti con il presidente russo Vladimir Putin, escludendo di fatto l’Europa dalle trattative. Al summit partecipano figure di spicco della politica europea, tra cui il presidente del Consiglio europeo António Costa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della NATO Mark Rutte. L’Italia è rappresentata dalla premier Giorgia Meloni. Tra i temi in discussione, vi è la possibilità di un dispiegamento di forze europee come contingente di pace in Ucraina, al fine di garantire la stabilità nella regione. Questa proposta riflette la volontà dell’Europa di assumere un ruolo attivo e determinante nel processo di pace, evitando di essere marginalizzata nelle decisioni cruciali per la sicurezza del continente. Parallelamente, è previsto per domani, 18 febbraio, un incontro a Riad tra delegazioni degli Stati Uniti e della Russia per discutere della situazione ucraina. Secondo fonti, la delegazione americana sarà guidata dal segretario di Stato Marco Rubio, affiancato dal consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz e dall’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff. Tuttavia, l’esclusione dell’Ucraina e dei partner europei da questi colloqui ha suscitato preoccupazione e critiche. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la necessità di consultarsi con i partner strategici prima di intraprendere qualsiasi discussione con Russia o Stati Uniti. Nel frattempo, l’Europa cerca di rafforzare la propria posizione attraverso il vertice di Parigi, sottolineando l’importanza di un fronte unito e di un coinvolgimento diretto nei processi decisionali che riguardano la sicurezza e la stabilità del continente. In questo contesto, l’Europa si trova di fronte alla sfida di riaffermare il proprio ruolo e la propria influenza nelle dinamiche geopolitiche globali, cercando di evitare che le decisioni sul futuro dell’Ucraina vengano prese senza il suo contributo attivo.