Il 28 febbraio un attentato suicida nella storica scuola coranica dei taliban nella provincia di Khyber-Pakhtunkhwa, nel nordovest del Pakistan, ha causato quattro morti, tra cui il direttore, ha affermato la polizia.
La scuola coranica Darul Uloom Haqqania ad Akora Khattak è frequentata da decenni dai più importanti esponenti del movimento dei taliban, sia pachistani sia afgani.
Un portavoce del ministero dell’interno del regime dei taliban in Afghanistan ha condannato l’attentato, attribuendolo al gruppo Stato islamico.
“Il direttore della madrasa Hamid ul Haq è morto”, ha dichiarato all’Afp Abdul Rasheed, il capo della polizia locale.
In precedenza Zulfiqar Hameed, il capo della polizia della provincia di Khyber-Pakhtunkhwa, aveva fornito all’Afp un bilancio di “quattro morti e tredici feriti”.
L’attentato si è verificato nel giorno della grande preghiera settimanale nella scuola coranica, che si trova 110 chilometri a nordovest della capitale Islamabad.
Il primo ministro pachistano Shehbaz Sharif e il ministro dell’interno Mohsen Naqvi hanno condannato l’attentato, che non è ancora stato rivendicato.
Da mesi Islamabad e Kabul si accusano di ospitare sui rispettivi territori gruppi terroristici, in particolare il ramo regionale del gruppo Stato islamico.
Nel corso dei decenni la scuola coranica Darul Uloom Haqqania è diventata il simbolo dei taliban e della loro visione radicale dell’islam.
L’ex direttore Sami ul Haq, che era stato poi sostituito dal figlio Hamid, si vantava di aver istruito personalmente il fondatore dei taliban, il mullah Omar.
Negli anni novanta Sami ul Haq aveva invitato gli studenti della madrasa ad andare in Afghanistan a combattere a fianco dei taliban, che avevano conquistato il potere una prima volta nel 1996.
La scuola coranica aveva poi sostenuto i taliban anche in occasione del loro ritorno al potere, nel 2021.
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