La Cina è pronta a rispondere ai dazi di Trump, che colpiranno anche Canada e Messico

Il 28 febbraio la Cina ha affermato che prenderà “tutte le contromisure necessarie” dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato di voler imporre dazi doganali aggiuntivi del 10 per cento sui prodotti cinesi.

Il 4 febbraio era entrato in vigore negli Stati Uniti un primo aumento del 10 per cento dei dazi su tutti i prodotti provenienti dalla Cina.

La Cina aveva reagito imponendo dazi del 15 per cento sulle importazioni dagli Stati Uniti di carbone e gas naturale liquefatto (gnl), e dazi del 10 per cento sulle importazioni di petrolio e altri prodotti, tra cui macchinari agricoli, suv di grandi dimensioni e furgoni.

Trump ha precisato che il nuovo aumento entrerà in vigore il 4 marzo, contemporaneamente ai dazi del 25 per cento sui prodotti provenienti dal Canada e dal Messico.

Il presidente statunitense accusa i tre paesi di non fare abbastanza per impedire l’ingresso negli Stati Uniti di grandi quantità di fentanyl, un potente oppioide responsabile ogni anno di decine di migliaia di decessi.

“Finché questo flagello non sarà arginato dovrò aumentare i dazi contro Canada, Messico e Cina”, ha affermato il 27 febbraio sul suo social network Truth Social.

“Si tratta di un evidente tentativo d’incolpare altri per sottrarsi alle proprie responsabilità”, ha replicato il 28 febbraio un portavoce del ministero del commercio cinese.

“La Cina ha una delle politiche antidroga più rigorose al mondo, e collabora attivamente con gli Stati Uniti e con altri paesi sulla questione”, ha sottolineato.

“Se gli Stati Uniti si ostineranno a percorrere questa strada, la Cina prenderà tutte le contromisure necessarie per difendere i suoi legittimi diritti e interessi”.

I dazi contro Canada e Messico sarebbero dovuti entrare in vigore già all’inizio di febbraio, ma Trump aveva fatto retromarcia all’ultimo momento dopo che i due paesi si erano impegnati a fare di più per proteggere i loro confini con gli Stati Uniti.

“Il governo canadese sta lavorando giorno e notte per evitare i dazi”, ha dichiarato il 27 febbraio il primo ministro canadese Justin Trudeau, promettendo però una “risposta forte e rapida” se la loro entrata in vigore sarà confermata.

“Spero di poter parlare con il presidente Trump per fargli cambiare idea”, ha dichiarato invece la presidente messicana Claudia Sheinbaum.

Il 26 febbraio Trump aveva minacciato d’introdurre dazi doganali del 25 per cento sui prodotti europei, aggiungendo che l’Unione europea è nata per “fregare gli Stati Uniti”.



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