Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato la sospensione immediata di tutti gli aiuti militari all’Ucraina, inclusi armamenti e munizioni per oltre un miliardo di dollari già in transito verso Kiev. Questa decisione è stata presa dopo un incontro alla Casa Bianca con i principali collaboratori del presidente, durante il quale Trump ha espresso la necessità di rivedere l’assistenza militare per garantire che contribuisca a una soluzione pacifica del conflitto con la Russia. Il presidente ha dichiarato che il blocco degli aiuti potrà cessare solo se l’Ucraina dimostrerà un impegno concreto verso la pace con Mosca, senza specificare ulteriori dettagli. Trump ha inoltre criticato il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, accusandolo di ostacolare la diplomazia e ha affermato che gli Stati Uniti “non tollereranno ancora a lungo” questa situazione. Questa sospensione degli aiuti potrebbe avere conseguenze significative sul campo di battaglia, poiché sarà difficile per l’Ucraina compensare la mancanza di forniture americane con altre fonti europee. Secondo numerosi analisti, ciò potrebbe erodere la resistenza ucraina entro l’estate e incoraggiare nuove avanzate da parte della Russia. La decisione di Trump ha suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale. L’Unione Europea sta valutando un piano di difesa per sostenere immediatamente l’Ucraina, come dichiarato dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Nel frattempo, il presidente ucraino Zelensky ha espresso preoccupazione per la sospensione degli aiuti e ha ribadito la necessità di continuare a difendere il suo paese dall’aggressione russa. La sospensione degli aiuti militari all’Ucraina da parte degli Stati Uniti rappresenta un punto di svolta nel conflitto in corso, con potenziali ripercussioni sulla stabilità della regione e sulle relazioni internazionali. Rimane da vedere come questa decisione influenzerà le dinamiche del conflitto e quali saranno le prossime mosse degli attori coinvolti.