La tecnologia dei gemelli digitali – che consiste nel creare repliche virtuali di una controparte fisica, come per esempio un oggetto, una parte del corpo o un procedimento – ha applicazioni promettenti nel campo della medicina. Un ospedale di Barcellona la sta usando per ridurre i tempi delle operazioni e capire qual è la tecnica migliore da applicare su ogni singolo paziente.
Questa promettente tecnologia, però, non è priva di problemi etici: per creare la copia digitale di un organo umano o di un’altra parte del corpo servono migliaia di dati, che poi vengono archiviati ed elaborati dai giganti della tecnologia, permettendo così a queste grandi multinazionali di entrare anche nel settore sanitario.
Il video di Arte.
Questo reportage video è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in nove lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio) e Telex (Ungheria). Il progetto, coordinato da Arte, si chiama Emove ed è finanziato dall’Unione europea nell’ambito delle sue politiche multimediali.
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