Il 10 marzo alcuni operai hanno cominciato a cancellare, su iniziativa del Partito repubblicano, un’enorme scritta del movimento di protesta antirazzista Black lives matter su una strada di Washington.
Il nome del movimento, salito alla ribalta dopo la morte di George Floyd, un afroamericano ucciso da un poliziotto bianco nel maggio 2020, era stato scritto a caratteri cubitali gialli sull’asfalto di una strada non lontano dalla Casa Bianca.
La scritta era però finita nel mirino dei repubblicani dopo il ritorno al potere di Donald Trump, che all’epoca dell’omicidio di Floyd era in carica per il suo primo mandato.
“Vogliono cancellare la memoria di quello che è successo”, ha dichiarato all’Afp una donna afroamericana venuta a dare un’ultima occhiata alla scritta.
“Questa scritta era importante per noi”, ha detto invece Tajuana McCallister, 57 anni, un’infermiera del Maryland.
“Ma evidentemente la storia degli afroamericani in questo paese non è importante per lui”, ha aggiunto, indicando la Casa Bianca in un chiaro riferimento a Trump.
La sindaca democratica di Washington, l’afroamericana Muriel Bowser, ha spiegato che non era più possibile difendere la scritta, aggiungendo che “purtroppo in questo momento abbiamo problemi più gravi”.
“Stiamo cercando di garantire la sopravvivenza dei nostri abitanti e della nostra economia”, ha dichiarato la sindaca, riferendosi ai licenziamenti di massa dei dipendenti pubblici federali voluti dall’amministrazione Trump, e in particolare da Elon Musk, che dirige una commissione per l’efficienza governativa.
Alla domanda se la cancellazione della scritta fosse la conseguenza di forti pressioni da parte della Casa Bianca, Bowser ha preferito non entrare nei dettagli, limitandosi a dire: “Mi sembra evidente che ad alcune persone non piaceva”.
Sorgente ↣ : Cancellata a Washington la scritta gigante del movimento Black lives matter