Russia-Ucraina, Trump consegna l’ultimatum a Putin

Anche la pazienza di Donald Trump verso la Russia ha un limite. Il presidente americano avrebbe fissato la fine di aprile come termine ultimo per i negoziati sul cessate il fuoco in Ucraina. Per questo la visita dell’inviato speciale Usa, Steve Witkoff, a San Pietroburgo assume una rilevanza diversa. La chiave di lettura la dà lo stesso presidente americano con un post su Truth. “La Russia deve muoversi. Troppe persone stanno morendo, migliaia a…

Continua a leggere ↣ : Russia-Ucraina, Trump consegna l’ultimatum a Putin

Views: 24

Cosa significa secondo lui, news di oggi

“La sospensione parziale dei dazi americani per 90 giorni lancia un segnale e lascia la porta aperta ai colloqui. Ma resta una pausa fragile”. Così il presidente francese Emmanuel Macron su X. “Fragile, perché i dazi del 25% su acciaio, alluminio e automobili e quelli del 10% su tutti gli altri prodotti sono ancora in vigore”, ha aggiunto. “Rappresentano 52 miliardi di euro per l’Unione Europea! Fragile, perché questa pausa di 90 giorni significa 90…

Continua a leggere ↣ : cosa significa secondo lui, news di oggi

Views: 6

Cos’è l’insider trading di cui viene accusato Trump e cosa rischia il presidente Usa

I democratici accusano Trump di insider trading: perché, cosa vuol dire e cosa rischia il presidente degli Stati Uniti.

L’ipotesi dell’insider trading aleggia su Donald Trump e sul suo annuncio di una tregua di 90 giorni per i dazi. L’accusa gli viene rivolta dai democratici al Congresso e si basa su una precisa dichiarazione del presidente Usa. “Questo è un ottimo momento per comprare”, aveva scritto ieri mattina su Truth riferendosi agli acquisti in Borsa.

Continua a leggere ↣ : Cos’è l’insider trading di cui viene accusato Trump e cosa rischia il presidente Usa | LA NOTIZIA

Views: 30

La storia d Bardadim, reclutato (senza saperlo) dagli 007

E’ stato un 17enne ucraino, un rifugiato disoccupato, a rispondere all’annuncio che prometteva una Bmw e circa 11mila dollari in contanti per dare fuoco a un negozio Ikea in Lituania, un atto di sabotaggio che gli è costato il carcere e una serie di capi di imputazione per reati di terrorismo. A scriverne è oggi il New York Times, citando le indagini sul caso. Daniil Bardadim, un adolescente in fuga dalla guerra in Ucraina, ha risposto all’offerta…

Continua a leggere ↣ : la storia d Bardadim, reclutato (senza saperlo) dagli 007

Views: 5

Il nuovo piano della Russia

Vladimir Putin cerca la spallata in Ucraina, la Russia attacca mentre la strada verso la tregua è sempre in salita. Con Donald Trump concentrato sui dazi, il ruolo degli Stati Uniti come mediatore è in stand by. “I russi bombardano come pazzi”, ha detto il presidente americano, che nelle ultime dichiarazioni continua a ripetere che “prima o poi” avrà un incontro con Putin. In attesa del faccia a faccia, la guerra prosegue e la Russia prova ad…

Continua a leggere ↣ : il nuovo piano della Russia

Views: 6

Il patto Stati Uniti – Russia per distruggere l’Ue e i suoi valori

Di fronte a una crescente instabilità internazionale e a un mutare radicale degli assetti geopolitici

La Santa Alleanza 2025 è l’accordo tra Usa ed ex Urss per far crollare l’economia e la cultura dell’Europa unita. Per scardinare il lascito più potente del Secondo dopoguerra

Di fronte a una crescente instabilità internazionale e a un mutare radicale degli assetti geopolitici, negli ultimi mesi è emersa – o quantomeno diffusa – l’ipotesi di un presunto patto tra Stati Uniti e Russia, volto a indebolire e, in ultima analisi, distruggere l’Unione Europea e i valori che da decenni ne hanno costituito il fondamento. Se da un lato alcuni commentatori e fonti critiche dipingono questa alleanza come una strategia orchestrata per «spezzare» la coesione transatlantica e minare il multilateralismo, dall’altro altri analisti mettono in luce la natura profondamente conflittuale e, per certi versi, incoerente di una simile intesa. In questo articolo esaminiamo le origini, gli strumenti e le implicazioni di quella che è stata definita la “strategia distruttrice” contro l’Europa.

Un Contesto Geopolitico In Evoluzione

Negli anni recenti la politica estera degli Stati Uniti ha subito una trasformazione radicale, soprattutto con il ritorno di una leadership che promuove una dottrina “America First”. Secondo alcuni osservatori, l’approccio del nuovo mandato – spesso descritto come un “realismo radicale” – ha portato a un’attenzione esclusiva agli interessi nazionali, anche a discapito degli alleati tradizionali. Parallelamente, la Russia, guidata da un presidente che non ha mai celato le sue ambizioni imperialiste, sembra aver intuito in questa evoluzione un’opportunità per riposizionarsi strategicamente e, ancor più, per contestare la supremazia normativa e politica dell’Unione Europea.

I recenti sviluppi nelle relazioni transatlantiche, con decisioni unilaterali degli Stati Uniti – dalla sospensione dei finanziamenti a organismi multilaterali a stretto legame con politiche commerciali protezionistiche – alimentano il sospetto che Washington e Mosca stiano perseguendo obiettivi convergenti, sebbene formalmente antitetici, finalizzati a ridimensionare l’influenza europea.

Gli Elementi del “Patto”

Diverse iniziative e mosse politiche hanno alimentato questa narrativa. Tra gli elementi più discussi vi sono:

Negoziazioni Esclusive sulla Pace in Ucraina: Negli ultimi mesi, alcune decisioni degli Stati Uniti, come l’avvio di negoziati diretti con Mosca per mettere in pausa il conflitto in Ucraina – senza coinvolgere adeguatamente Kiev e Bruxelles – sono state interpretate come un tentativo di riciclare le regole della geopolitica a vantaggio di Washington e Mosca, lasciando l’Europa ai margini del tavolo delle trattative.

Politiche Commerciali e Tariffe Unilaterali: L’imposizione da parte degli Stati Uniti di tariffe sui prodotti europei e la retorica secondo cui “l’Europa ci tratta peggio dei nostri nemici” hanno creato tensioni economiche e simboliche, contribuendo a una percepita volontà di “fare a meno” del vecchio ordine atlantico, e di far emergere un modello in cui l’UE verrebbe progressivamente isolata.

Alleati Non Convenzionali e Sostegno ai Movimenti Estremisti: Alcuni analisti hanno evidenziato come la retorica del recente mandato americano sembri voler abbracciare soluzioni bilaterali anche con attori tradizionalmente considerati ostili. In tal senso, vi è anche il sostegno – esplicito o velato – a formazioni politiche estremiste in Europa, viste come strumenti per creare divisioni interne e indebolire la coesione del progetto comunitario.

Retorica e Proclami di Grandezza: Durante eventi internazionali e in comunicazioni pubbliche, si sono verificati momenti in cui i leader statunitensi hanno invocato “la grande storia” dei rapporti con la Russia, richiamando episodi condivisi del passato (come la seconda guerra mondiale), e suggerendo una visione in cui il destino dell’Europa verrebbe determinato da un’alleanza dei potenti – un moderno “patto Yalta” in chiave ribaltata.

Implicazioni per l’Unione Europea e i Suoi Valori

I valori fondanti dell’Unione Europea – democrazia, rispetto dei diritti umani, cooperazione multilaterale e integrazione economica e politica – rappresentano ciò che, secondo i critici, gli Stati Uniti e la Russia intenderebbero indebolire per affermare una nuova gerarchia globale. In un ipotetico scenario in cui un patto tacito tra Washington e Mosca si concretizzasse, l’Europa verrebbe chiamata a fronteggiare:

Divisione e Isolamento: Senza il supporto integrato dei tradizionali alleati atlantici, l’UE rischierebbe un indebolimento strutturale, con le sue istituzioni che si troverebbero ad affrontare crescenti pressioni interne ed esterne, a scapito della propria capacità di negoziare a livello globale.

Erosione dei Valori Democratici: La promozione di una retorica anti-multilaterale e anti-demoscratica, capace di legittimare misure autoritarie o l’esclusione di attori considerati “non allineati”, potrebbe alimentare il rafforzamento dei movimenti estremisti interni, che a loro volta minaccerebbero la coesione e l’identità europea.

Riduzione dell’Autonomia Strategica: Se, in risposta a un simile patto, l’Europa si dovesse limitare a reagire in maniera frammentata – affidandosi a risposte isolate o a compensazioni economiche – la sua capacità di difendere autonomamente la propria sicurezza verrebbe ulteriormente compromessa, costringendo il continente a doversi rimettere in gioco nel delicato equilibrio tra potenze.

Opinioni Contrastanti: Realtà o Teoria del Complotto?

È fondamentale precisare che, mentre alcuni analisti e commentatori – in particolare all’interno di ambienti critici nei confronti del ritorno di politiche unilateraliste statunitensi – sostengono l’esistenza di un patto di fatto volto a minare l’Europa, altri rimangono scettici. In assenza di documentazioni ufficiali e di dichiarazioni formali in tal senso, la narrazione può essere interpretata sia come una reazione alle mosse aggressive e isolazioniste di Washington, sia come una tesi propaganda volta a canalizzare l’insoddisfazione europea e a favorire un rafforzamento dell’identità comunitaria.

 

Views: 18

Il gioco del pollo di Trump sui dazi lascia il mondo in bilico

Il presidente degli Stati Uniti sta portando avanti i suoi dazi globali, poiché anche alcuni alleati si chiedono se non si stia spingendo troppo oltre.

A un giorno dall’entrata in vigore dei dazi “reciproci” di Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti sembra bloccato in un gioco del pollo ad alto rischio, con l’economia mondiale in bilico.

Alcune nazioni etichettate come “peggiori trasgressori” si stanno affrettando a fare i conti con la Casa Bianca per porre fine a questo gioco prima che raggiunga un climax potenzialmente devastante.

La Cina, al contrario, sta giocando un gioco diverso, quello della ritorsione e della resistenza.

Nel frattempo, Trump è andato avanti, anche se alcuni alleati – al Congresso e a Wall Street – si chiedono se non stia andando troppo oltre. Domenica, quando gli è stato chiesto quale livello di calo del mercato avrebbe tollerato prima di cambiare rotta, ha risposto che si trattava di una “domanda stupida”.

Lunedì pomeriggio, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il primo leader mondiale a visitare il presidente dopo il suo annuncio commerciale, ha provato a giocare il nuovo gioco di Trump. Ha promesso che la sua nazione – che è stata inserita in tariffe del 17% – abbandonerà le sue barriere commerciali e si muoverà per eliminare il suo surplus commerciale con gli Stati Uniti.

“Pensiamo che sia la cosa giusta da fare”, ha detto. “Penso che Israele possa servire da modello per molti paesi che dovrebbero fare lo stesso”.

Altre nazioni sembrano perseguire una strategia simile nella speranza di un risultato positivo.

Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha chiamato Trump lunedì mattina, spingendo il segretario al Tesoro Scott Bessent a dichiarare che gli Stati Uniti stavano iniziando i negoziati con la nazione per “attuare la visione del presidente per la nuova età dell’oro del commercio globale”.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che l’Europa è “pronta a negoziare” con gli Stati Uniti, offrendo una riduzione reciproca delle tariffe sui beni industriali a zero, una proposta che Trump ha elogiato durante le osservazioni allo Studio Ovale, pur affermando che “non è ancora sufficiente”.

Non ci sono stati gesti del genere da parte della Cina. Lunedì mattina, il principale concorrente economico dell’America ha annunciato che stava rispondendo all’aumento dei dazi del 34% di Trump con un ulteriore 34% dei propri.

Ciò ha spinto Trump a minacciare un altro 50% di dazi statunitensi sulla Cina se non farà marcia indietro entro martedì.

“La Cina ha scelto di isolarsi vendicandosi e raddoppiando il precedente comportamento negativo”, ha postato Bessent su X. “Oltre 50 paesi hanno risposto apertamente e positivamente all’azione storica di Donald Trump per creare un sistema di commercio globale più equo e prospero”.

La reazione della Cina all’ultima mossa di Trump è stata altrettanto brusca.

“Abbiamo sottolineato più di una volta che fare pressione o minacciare la Cina non è un modo giusto per impegnarsi con noi”, ha detto il portavoce dell’ambasciata cinese Liu Pengyu al partner della BBC CBS News. “La Cina salvaguarderà fermamente i suoi diritti e interessi legittimi”.

Iran, dazi e ostaggi – momenti chiave dell’incontro di Trump con Netanyahu

Lunedì, un coro crescente di imprenditori si è espresso contro il piano tariffario di Trump, compresi i finanzieri di Wall Street che erano stati forti sostenitori pubblici della sua amministrazione, cercando, a quanto pare, di convincere il presidente a fare marcia indietro con la sola forza di volontà.

Nel frattempo, i mercati statunitensi erano pronti a saltare a qualsiasi motivo di speranza. Quando un post sui social media lunedì mattina ha indicato che il presidente stava contemplando un ritardo di 90 giorni sui nuovi dazi – forse tratto da un’interpretazione errata dei commenti fatti dal consigliere economico di Trump Kevin Hassett su Fox News – gli indici azionari statunitensi sono saliti alle stelle. L’indice S&P 500 ha aggiunto 2,4 trilioni di dollari di valore di mercato per circa 10 minuti, solo per svanire tutto una volta che la Casa Bianca ha rapidamente negato che il presidente stesse contemplando una mossa del genere.

Trump ha ulteriormente chiuso la porta lunedì pomeriggio, dicendo che non stava “guardando” alcun tipo di ritardo. Era ancora a tutta velocità sulle tariffe.

“Avremo una sola possibilità per questo”, ha detto.

Forse il messaggio più preoccupante per gli investitori e i leader stranieri che speravano in una tregua dell’ultimo minuto – e in una rampa di uscita verso la stabilità – è arrivato da uno dei principali consiglieri commerciali di Trump, Peter Navarro.

“Questo non è un negoziato”, ha scritto in un articolo di opinione del Financial Times pubblicato lunedì pomeriggio. “Il presidente Trump è sempre disposto ad ascoltare. Ma a quei leader mondiali che, dopo decenni di imbrogli, stanno improvvisamente offrendo di abbassare le tariffe, sappiate questo: questo è solo l’inizio”.

Quindi, se si tratta dell’inizio di un più ampio cambiamento sistemico, qual è l’obiettivo finale desiderato che vale la pena di far crollare potenzialmente l’economia globale?

Una teoria è che Trump abbia un piano con molti dei suoi principali consiglieri – l'”accordo di Mar-a-Lago”, come viene chiamato – con l’obiettivo finale di costringere i partner commerciali dell’America a indebolire il dollaro USA sul mercato valutario internazionale. Una tale mossa renderebbe le esportazioni americane più accessibili ai mercati esteri e diminuirebbe il valore delle grandi riserve cinesi di valuta statunitense.

È un piano spinto dal consigliere economico di Trump Stephen Miran, anche se ha negato che sia l’attuale politica dell’amministrazione.

Questa è solo una delle possibili spiegazioni per l’attuale caos del mercato azionario che Trump ha intenzionalmente istigato – una che molti altri eminenti economisti avvertono essere rischiosa. Non è l’unico.

Da quando Trump ha scioccato il mondo con il suo ampio piano tariffario, i funzionari della Casa Bianca si sono sparsi sui media per predicare pazienza e offrire una selezione di spiegazioni a volte contraddittorie sulla strategia dietro la guerra commerciale globale di Trump. Lo sta facendo per aumentare le entrate e proteggere l’industria americana – o come strumento di negoziazione. Le tariffe sono permanenti o temporanee. Spingeranno ad accordi individuali con altre nazioni o costringeranno a qualche grande accordo multilaterale.

Mentre Trump si avvicina al precipizio dei dazi di mercoledì senza segni di arretramento, sembra disposto a tenere il mondo sulle spine.

Views: 8

Morto Clem Burke, il batterista dei Blondie aveva 70 anni

E’ morto Clem Burke. Il musicista statunitense, batterista dei Blondie, che aveva 70 anni, ha avuto un ruolo fondamentale nel movimento New Wave e ha partecipato agli album di Pete Townshend, Iggy Pop e Bob Dylan.

Il post dei Blondie

L’annuncio del decesso, in seguito a un tumore, è stato dato dalla band sui social: “Clem non era solo un batterista, era il cuore pulsante dei Blondie. Il suo talento, la sua energia e la sua…

Continua a leggere ↣ : Morto Clem Burke, il batterista dei Blondie aveva 70 anni

Views: 4

Nella Striscia di Gaza non c’è fine all’orrore

Nella Striscia di Gaza non c’è fine all’orrore: ennesima strage di bambini e di giornalisti scatena l’indignazione del mondo arabo

Con i negoziati di pace messi in soffitta dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e una guerra che sembra impossibile da arrestare, nella Striscia di Gaza continuano a piovere le bombe e si continua a morire. Una scia di sangue spaventosa che, soltanto nelle ultime 24 ore, ha provocato almeno 57 vittime, tra cui molti bambini, e non meno di 137 feriti, molti dei quali in modo grave. Bombardamenti che hanno ulteriormente aggravato il bilancio dei minorenni uccisi: negli ultimi 20 giorni, sono 490 i ragazzi che hanno perso la vita.

Continua a leggere ↣ : Nella Striscia di Gaza non c’è fine all’orrore

Views: 8

Il miliardario sostenitore di Trump avverte: un “inverno nucleare economico” a causa dei dazi

Il miliardario e gestore di fondi hedge Bill Ackman, noto sostenitore del presidente Donald Trum

Il miliardario e gestore di fondi hedge Bill Ackman, noto sostenitore del presidente Donald Trump, ha recentemente lanciato un allarme riguardo alle nuove politiche tariffarie dell’amministrazione statunitense. In una serie di dichiarazioni pubbliche, Ackman ha avvertito che l’imposizione di dazi su larga scala potrebbe condurre a un “inverno nucleare economico” autoindotto, con conseguenze devastanti per l’economia globale.

Ackman ha criticato l’annuncio di Trump di applicare tariffe del 10% su una vasta gamma di importazioni, con alcune che raggiungono il 50%, interessando circa 60 paesi. Secondo il finanziere, tali misure potrebbero minare la fiducia degli investitori, rallentare gli investimenti aziendali e ridurre la spesa dei consumatori. Ha sottolineato che l’incertezza derivante da una guerra commerciale globale potrebbe danneggiare permanentemente la reputazione economica degli Stati Uniti.

In un appello diretto al presidente, Ackman ha suggerito una pausa di 90 giorni nell’implementazione dei dazi, al fine di avviare negoziati con i partner commerciali e rivedere le politiche tariffarie. Ha evidenziato che l’attuale strategia potrebbe portare a una perdita di fiducia da parte dei leader aziendali globali e che le piccole e medie imprese sarebbero particolarmente vulnerabili agli effetti negativi di tali politiche.

Nonostante le crescenti preoccupazioni espresse da figure di spicco nel settore finanziario, tra cui Jamie Dimon di JPMorgan e Elon Musk, l’amministrazione Trump ha mantenuto la sua posizione, sostenendo che le tariffe sono necessarie per correggere gli squilibri commerciali e proteggere gli interessi economici americani. Tuttavia, i mercati finanziari hanno reagito negativamente, con perdite significative sia negli Stati Uniti che nei mercati asiatici ed europei.

La comunità finanziaria rimane divisa sulle implicazioni di queste politiche, ma il messaggio di Ackman è chiaro: senza un cambiamento di rotta, gli Stati Uniti rischiano di entrare in una fase di recessione economica profonda, con ripercussioni a lungo termine sulla loro posizione nell’economia globale.

Views: 41

Proteste Usa contro Trump e contro i dazi in 50 Stati, con lo slogan “Giù le mani”

L’America insorge contro Trump e Musk e contro i nuovi dazi: manifestazioni in 50 Stati, con lo slogan ‘Giù le mani’. La risposta del presidente degli Stati Uniti: ‘Tenete duro. Non sarà facile, ma il risultato finale sarà storico. Renderà l’America di nuovo grande’.

Negli Stati Uniti esplodono le proteste contro Donald Trump e i dazi del 10% imposti su gran parte dei prodotti che gli Usa importano dal resto del mondo, scattati alla mezzanotte di sabato ora di Washington, che rischiano di peggiorare il tenore di vita di molti cittadini. Ma il presidente americano non intende arretrare: “Tenete duro. Non sarà facile, ma il risultato finale sarà storico

Continua a leggere ↣ : Proteste Usa contro Trump e contro i dazi in 50 Stati, con lo slogan “Giù le mani”

Views: 9

Dazi, c’è la fila per parlare con Trump: ecco chi vuole trattare


“Vinceremo”. Donald Trump è convinto che i dazi consentiranno agli Stati Uniti di completare una straordinaria “rivoluzione economica”. Le prime tariffe del 10% sono entrate in vigore, il 9 aprile toccherà alle altre, comprese quelle al 20% applicate all’Unione Europea e all’Italia. Se la Cina ha reagito con un provvedimento speculare a quello americano, colpendo Washington con dazi del 34%, l’ipotesi di negoziati con la Casa Bianca comincia a farsi largo tra le

Continua a leggere ↣ : Dazi, c’è la fila per parlare con Trump: ecco chi vuole trattare

Views: 26

Dazi, Cina-Trump è guerra commerciale ma c’è chi tratta con Donald

Donald Trump tira dritto e scommette sull’efficacia dei dazi, la Cina intanto batte un colpo durissimo e risponde con tariffe del 34% nei confronti degli Stati Uniti, rispondendo al provvedimento del presidente americano. Mentre le Borse crollano, la guerra commerciale si infiamma.

La reazione di Pechino

La Cina reagisce imponendo dazi doganali del 34% su tutte le importazioni di beni americani a partire dal 10…

Continua a leggere ↣ : Dazi, Cina-Trump è guerra commerciale ma c’è chi tratta con Donald

Views: 16

Donald Trump, l’annuncio sui dazi reciproci. Per l’Ue tariffe al 20% «perché ci derubano». Si salva a metà Starmer al 10% – Il video

https://www.notizieonlineitalia.it/2025/04/03/donald-trump-lannuncio-sui-dazi-reciproci-per-lue-tariffe-al-20-perche-ci-derubano-si-salva-a-meta-starmer-al-10-il-video/

Trump minaccia dazi sull’UE nel Liberation Day: tensioni commerciali e geopolitiche in aumento tra USA ed Europa. Scopri tutti i dazi.

Il presidente Usa parla di «giorno della Liberazione» per gli Stati Uniti, che presto «torneranno all’età dell’oro» con l’introduzione dei dazi reciproci per tutti i Paesi che esportano negli Stati Uniti. La lista di chi viene colpito di più

Continua a leggere ↣ : Donald Trump, l’annuncio sui dazi reciproci. Per l’Ue tariffe al 20% «perché ci derubano». Si salva a metà Starmer al 10% – Il video

Views: 18

Elon Musk perde nel Wisconsin: eletta la giudice liberale nonostante la campagna milionaria

Il patron di Tesla ha finanziato con oltre 20 milioni di dollari Brad Schimel

Il patron di Tesla ha finanziato con oltre 20 milioni di dollari Brad Schimel. Ciononostante, nel cheese state, Musk (e il suo cappello) hanno subito una sonora sconfitta nel primo test elettorale del secondo mandato Trump

Continua a leggere ↣ : Elon Musk perde nel Wisconsin: eletta la giudice liberale nonostante la campagna milionaria

Views: 29

Ucraina-Russia, la mossa di Putin che allontana la pace

Si allontanano le possibilità di raggiungere entro Pasqua un accordo sul cessate il fuoco tra Ucraina e Russia

Si allontanano le possibilità di raggiungere entro Pasqua un accordo sul cessate il fuoco tra Ucraina e Russia. Continuano infatti i raid aerei di Mosca sulle infrastrutture energetiche ucraine, nonostante l’impegno assunto da Vladimir Putin con il presidente americano Donald Trump. Come scrive scrive l’Isw, l’Institute for the Study of War, nella sua ultima analisi, le truppe di Mosca continuano ad avanzare ai danni di quelle di Kiev, sia nella regione di Sumy…

Continua a leggere ↣ : Ucraina-Russia, la mossa di Putin che allontana la pace

Views: 6

Ucraina-Russia, Putin si riprende Kursk ma la guerra frena: l’analisi

Ucraina-Russia, Putin si riprende Kursk ma la guerra frena: l'analisi

La tregua tra Ucraina e Russia non decolla. La guerra continua, in un quadro caratterizzato da una situazione che si avvia verso lo stallo, secondo l’analisi dell’Institute for the Study of War (Isw), think tank basato negli Stati Uniti che monitora il conflitto sin dalle fasi iniziali. I negoziati con gli Usa nel ruolo di mediatore hanno prodotto un fragile cessate il fuoco relativo alle infrastrutture energetiche e al Mar…

Continua a leggere ↣ : Ucraina-Russia, Putin si riprende Kursk ma la guerra frena: l’analisi

Views: 6

Terremoto oggi in Tonga, sisma di magnitudo 7.1 e allerta tsunami: ultime news

Un sisma di magnitudo 7.1 è stato registrato al largo delle isole di Tonga

Un sisma di magnitudo 7.1 è stato registrato al largo delle isole di Tonga, nell’Oceano Pacifico, e in conseguenza è stato diramato un allerta tsunami. Lo rende noto l’Usgs, l’U.S. Geological Survey. Il terremoto è avvenuto a una profondità di 10 chilometri, ha segnalato il Centro tedesco di ricerca per le geoscienze.

“Si possono verificare pericolose onde di tsunami causate da questo terremoto entro un raggio di 300…

Leggi tutto ↣ : Terremoto oggi in Tonga, sisma di magnitudo 7.1 e allerta tsunami: ultime news

Views: 6