Le pagelle di Milan-Torino 2-2: Okafor il jolly, Maignan leader, Zapata garanzia granata

Milan-Torino, match valido per la prima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 2-2, coi granata avanti per l’autogol di Thiaw e la rete di Zapata, e la rimonta rossonera nel finale con Morata e Okafor. Con questo risultato le due squadre si portano a 1 in classifica. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita.

Pagelle Milan

Mike MAIGNAN 7 – E’ l’àncora di salvezza del Milan. Tiene in piedi la squadra nel primo tempo, sullo 0-1, con una pazzesca parata di piedi su Zapata e poi respingendo in tuffo il tiro di Ilic. Nella ripresa non può nulla sul raddoppio di Duvan ma è sempre attento, tiene uniti i compagni e si fa notare per un’uscita perfetta salvando da ultimo uomo. Leader.

Davide CALABRIA 5 – Più bloccato in difesa rispetto al passato, non spinge e anche dietro è incerto. Male contro Lazaro nell’azione che porta al 2-0 granata. Esce tra i fischi, brutto segnale per lui.

Dall’83’ Noah OKAFOR 7 – Come già accaduto in passato, entra dalla panchina e lascia il segno. E’ l’ultima carta nel mazzo di Fonseca e si rivela un jolly di estremo valore visto che firma il 2-2 con un gran gol. Si prende la copertina ed evita tempi già duri al proprio mister.

Fikayo TOMORI 5.5 – Come già accaduto in passato, è spesso irruente, sbaglia tempi e modi degli anticipi, e di conseguenza è fuori posizione. La coppia con Thiaw non funziona, si era già visto. Anche lui male in occasione dello 0-2.

Malick THIAW 4 – In avvio sfiora il gol di testa ma poi la sua gara è un incubo. Pasticcia sul colpo di testa di Bellanova e regala il vantaggio al Torino, è sempre fuori posizione, incerto, goffo, e nella ripresa si perde malamente Zapata per il 2-0. Spaesato.

Ismael BENNACER 5 – Parte con buon piglio ma poi sparisce assieme a tutto il Milan dopo lo svantaggio. Non riesce a prendere palla e ad innescare la manovra: sembra il lontano parente di quello ammirato prima dell’infortunio.

Dal 60′ Tijjani REIJNDERS 7 – A differenza di Bennacer, l’olandese entra con personalità, voglia, va a prendersi la palla e costringe il Toro ad abbassarsi. Ha qualità, mette Leao davanti alla porta, poi innesca l’1-2 di Morata e non molla fino al fischio finale. Il centrocampo deve essere roba sua.

Ruben LOFTUS-CHEEK 5.5 – Nella cerniera a due davanti alla difesa non riesce ad esprimersi, a sprigionare la sua forza in campo aperto perchè troppo legato a compiti difensivi. Nel finale, da trequartista, riesce ad essere più nel vivo del gioco.

Rafael LEAO 5.5 – Il solito Leao con pregi e difetti. E’ lui quello che crea i maggiori pericoli ma come spesso succede non riesce a finalizzare, manca il centesimo per fare l’euro, il gol in questo caso. Così non basta caro Rafa, rimandato.

Samu CHUKWUEZE 5 – Se nel precampionato era stato tra i migliori e faceva ben sperare, il debutto da titolare è stato insufficiente. Mai nel vivo del gioco, sempre lontano dalla manovra, scelte errate e mai in sintonia coi compagni. Le opportunità diventeranno sempre di meno per il nigeriano.

Dal 60′ Theo HERNANDEZ 5.5 – Non è ancora al 100% e si vede. Ci si attendeva una scossa che non è arrivata, ma contribuisce con la sua presenza in avanti a schiacciare il Toro.

Christian PULISIC 6 – Anche lui fatica a trovare la sua posizine in campo, non è al meglio ma è quello che ci prova di più, anche a costo di pasticciare. Il Milan non può prescindere da Capitan America.

Dal 72′ Yunus MUSAH 6.5 – Il suo ingresso è una scarica di adrenalina, muscoli e fosforo per un Milan un po’ depresso. Non sempre lucido nelle scelte ma è travolgente nelle azioni e firma un grande assist per il 2-2 di Okafor.

Luka JOVIC 5 – Quando entra a gara in corsa sa essere letale, quando parte dall’inizio invece spesso delude. Anche stavolta Jovic è un fantasma, non incide, non è connesso ai compagni di reparto e finisce tra gli insufficienti.

Dal 60′ Alvaro MORATA 6.5 – L’uomo più atteso entra e mette il suo sigillo. Morata non voleva deludere San Siro e alla fine ci riesce firmando il gol che innesca la rimonta, anche se non basta per la vittoria. Esce arrabbiato perchè è lui per primo a sapere che si doveva fare di più. Agisce e parla da leader, il Milan è già suo.

Alexis SAELEMAEKERS 5 – Finisce come la “vittima” delle invenzioni di Fonseca che aveva già esaltato pubblicamente la sua duttilità. Da terzino sinistro però è un disastro, non ha il passo e il fisico per stare con Bellanova, e viene travolto. Poi viene spostato a fare l’ala destra e finisce da terzino, sempre a destra. Il belga ci mette sempre grande impegno ma alla fine è un disastro.

Allenatore Paulo FONSECA 5 – Doveva far dimenticare in fretta Stefano Pioli invece la prima di Fonseca riporta in vita i fantasmi degli ultimi mesi del tecnico di Parma. Giocatori fuori ruolo, manovra assente, squadra senza equilibrio e 0-2 sul tabellone. Si salva coi cambi, soprattutto grazie alla classe e all’esperienza dei suoi giocatori. Esordio da incubo.

Pagelle Torino

Vanja MILINKOVIC-SAVIC 6 – Attento e preciso sulle conclusioni di Leao nel primo tempo, non può nulla sui due gol. Leader vocale per tutta la difesa granata.

Mërgim VOJVODA 6 – Efficace, sempre in posizione, fa sentire il fisico agli avversari e non si fa superare spesso.

Saul COCO 6 – Il debutto in Italia è alla Scala del Calcio di San Siro e, al netto di qualche sbavatura nel finale, risponde presente. Gioca con personalità, non è per nulla facile prendere il posto di uno come Buongiorno. Da tenere d’occhio.

Adam MASINA 6 – Lavora in modo pulito dalla sua parte, respingendo i tentativi di Chukwueze, di Pulisic e qualche avanzata di Calabria. Nel finale si accentra e perde contatto con Okafor in occasione del 2-2, ma nel complesso la prova è positiva.

Raoul BELLANOVA 7 – Partita speciale per lui, cresciuto proprio nel Milan e poi passato all’Inter. Ara la fascia destra, travolge Saelemaekers, propizia il vantaggio granata e poi crea qualche altra chance per i suoi. Buona prova anche in contenimento perchè da lì i rossoneri non riescono mai a sfondare. Da applausi.

Dall’87’ Alì DEMBELE 6 – Rimpiazza uno stanchissimo Bellanova, ci mette il fisico e si prende un giallo dopo aver steso Leao. San Siro non lo impaurisce.

Samuele RICCI 6 – Non riesce ad incidere come vorrebbe, prestazione più di sacrificio nel tentativo di bloccare le folate rossonere, meno efficaci del solito anche per il suo lavoro occulto.

Karol LINETTY 6 – Poco appariscente ma c’è, sia in interdizione, sia quando c’è da far girare la manovra.

Ivan ILIC 6.5 – Il serbo cala alla distanza ma gioca un primo tempo importante in cui sovrasta la mediana del Milan. Sfiora anche il gol poco prima dell’intervallo, con Maignan costretto al grande intervento per evitare lo 0-2.

Dal 72′ Adrien TEMEZE 6 – Si prende un giallo per rallentare la ripresa del gioco dopo l’1-2 di Morata. Qualche scintilla, dà un po’ di energia ad una squadra stanca in mezzo al campo.

Valentino LAZARO 6.5 – Altro ex interista che riesce a lasciare il segno. Vince il duello con Calabria e sforna un assist “5 stelle lusso” per il 2-0 di Zapata.

Dall’88’ Saba SAZONOV S.V. – Prende il posto di uno stremato Lazaro per dare una mano nella resistenza finale.

Antonio SANABRIA 5.5 – Tanto movimento ma non riesce ad esprimersi, fatica a trovare la posizione corretta. Avrà altre opportunità.

Dal 60′ Che ADAMS 6 – Porta freschezza e vivacità al reparto offensivo, tiene impegnati Tomori e Thiaw col Milan riversato in avanti.

Duvan ZAPATA 7 – Mostra i muscoli in occasione del 2-0 e fa benone. La fascia da capitano lo rinfranca, il colombiano si sente leader della squadra, si prende sulle spalle il Torino e lo porta verso una vittoria che solo la sfuriata finale del Milan gli nega. Ha tutto per confermarsi come uno dei top bomber di tutta la serie A.

Dal 72′ Yann KARAMOH 6 – Con la sua velocità e i tanti spazi obbliga la difesa rossonera a rimanere attenta, sempre sul “chi va là”. Manca di un pizzico di precisione per creare vere azioni pericolose.

Allenatore Paolo VANOLI 6.5 – Se il buongiorno si vede dal mattino… Il tecnico arrivato dal biennio al Venezia fa un’impressione ottima, il suo Torino non sfigura contro il Milan nel tempio di San Siro e sfiora un successo che sarebbe stato anche giusto per quanto visto. Gioca con personalità e organizzazione, vediamo se avrà continuità anche con avversari di livello diverso dove dovrà comandare la partita.

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