La storia della chiave d’oro di Pompei da 14mila euro regalata al ministro della Cultura

La chiave d’oro massiccio conferita a Sangiuliano il 23 luglio scorso “per altissimi meriti civili e culturali”. Il sindaco di Pompei Lo Sapio: “È la stessa identica che fu data a Franceschini. Ha pagato il Comune”

La chiave d'oro di Pompei

La chiave d’oro di Pompei

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La chiave d’oro massiccio di Pompei, regalata dal sindaco della città vesuviana al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è al centro del dibattito pubblico grazie ad una serie di post pubblicati su Instagram da Maria Rosaria Bocci, la consulente “in pectore” per i grandi eventi del Ministero. Nomina però mai concretizzatasi.

La chiave d’oro di Pompei vale 14mila euro

Realizzata in oro da 9 carati su commissione da una gioielleria locale, la chiave, oltre all’importante significato simbolico – l’usanza nacque nel Medioevo quando le città erano fortificate come segno di riconoscenza, stima e fiducia – ha un valore economico non irrilevante: stimato in circa 14mila euro. È stata consegnata il 23 luglio scorso dal sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio – di centrosinistra, eletto nel 2020 con una coalizione di liste civiche, ma senza simbolo Pd – al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, con una cerimonia pubblica che si è tenuta a Palazzo Fusco, sede del Comune della città degli Scavi. La Boccia, in quell’occasione, era seduta in prima fila, accanto a Sangiuliano e ad altre personalità. Nella fila di dietro c’era invece il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.

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Un’onoreficenza voluta dal Comune per “gli altissimi meriti civili e culturali” di Sangiuliano. La scelta del primo cittadino sembra sia stata un modo per ringraziare il ministro di aver portato a Pompei il G7 della Cultura che si terrà a fine settembre, come lo stesso Lo Sapio ha dichiarato pubblicamente in quell’occasione: “Per la prima volta nella storia, la Città di Pompei sarà protagonista del G7-Cultura”.

Il ministro Sangiuliano querela Boccia per diffamazione, l’avvocato: “Non è stato ricattato”

L’evento, ad oggi è confermato, ed avrà inizio il 19 settembre prossimo. Ma i rischi legati ad una possibile fuga di informazioni sull’organizzazione del meeting dei ministri della Cultura e sul piano sicurezza hanno alimentato le polemiche del caso Boccia in questi giorni. Il ministero ha sempre smentito che possano essere state divulgate notizie riservate a persone non autorizzate. Il ministro Sangiuliano, poi, ha deciso di rassegnare le dimissioni irrevocabili, oggi, venerdì 6 settembre 2024, come anticipato da Adnkronos.

La stessa chiave donata a Franceschini: la restituirà

Non è la prima volta, però, che il Comune di Pompei regala una chiave d’oro ad un ministro. La stessa identica chiave sarebbe stata donata il 20 maggio 2021 all’allora ministro della Cultura Dario Franceschini, in quel caso per ringraziarlo dell’attività svolta per la riapertura alla ricerca scientifica e archeologica di alcune aree degli Scavi. Cosa che ha garantito, indubbiamente, un rilancio del sito, sia a livello culturale che turistico negli ultimi anni.

Come Sangiuliano, anche Franceschini ha detto di aver appreso solo oggi dai giornali del reale valore economico della chiave, di cui inizialmente non si sarebbe accorto. L’ex ministro aveva conservato la chiave a casa, assieme ad altre chiavi di altre città. Quando ha appreso la notizia, ha subito inviato una pec all’ufficio del Cerimoniale di Stato per restituirla.

La polemica Boccia-Lo Sapio

La donazione della chiave è rispuntata fuori a seguito della vicenda Sangiuliano-Boccia. Nell’intervista al quotidiano La Stampa, pubblicata oggi, l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia ha rievocato l’episodio del 23 luglio, sostenendo di aver avuto un ruolo determinante per il buon esito della cerimonia.

“Al ministro – ha detto Boccia – faceva piacere ricevere la chiave d’oro. Ma per lui era un percorso un po’ complicato perché il sindaco di Pompei è del Pd. Io ho curato questa intermediazione e in pochissimo tempo ho fatto sì che il ministro ricevesse la chiave”.

Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, però, smentisce questa ricostruzione, e in una intervista all’agenzia Dire ha spiegato:

“Non posso permettere assolutamente a nessuno di sminuire l’attività mia, della mia amministrazione, del Comune di Pompei, della città di Pompei”.

Poi, ricordando che la stessa chiave fu donata anche a Franceschini, aggiunge:

“È del mio stesso partito, ma oggi il mio partito è la città di Pompei. Io sono una istituzione che parla con tutti, senza guardare la tessera che hanno in tasca. E anche la mia tessera me la tengo in tasca. Ho dato la cittadinanza onoraria a Massimo Osanna, l’ho fatto perché questi due signori, con il generale Nistri, hanno fatto un lavoro encomiabile in un momento difficile caratterizzato dai crolli. Tutte le domus sono ora visitabili, non grazie a Sangiuliano ma a loro. Il ministro Sangiuliano ha però tracciato un percorso con un orientamento ad allargare gli scavi, con alcuni milioni di euro appostati per questo”.

Pompei capitale della Cultura 2027

Pompei, infine, è anche candidata, come Capitale della Cultura Italiana 2027, tra le 5 città della Campania, assieme a Acerra (provincia di Napoli); Caiazzo (provincia di Caserta);  Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta); Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino).

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