Beretta e Bellocco appena usciti dalla palestra si sono messi in macchina e qui l’arrestato avrebbe detto all’erede della famiglia di ‘ndrangheta: “Cos’è questa storia che mi volete ammazzare?”.
Durante l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Andrea Beretta, accusato di aver ucciso il rampollo di una importante famiglia di ‘ndrangheta Antonio Bellocco, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Allo stesso tempo però ha fatto dichiarazioni spontanee in cui avrebbe ricostruito quanto accaduto. Beretta, nonché uno dei capi ultrà dell’Inter ma destinatario di un Daspo, ha ricostruito cosa sia successo fuori da una palestra di Cernusco sul Naviglio: “Il colpo è stato esploso quando sono caduto dalla Smart. Un solo proiettile, perché l’arma era scarica visto che il caricatore era uscito durante la colluttazione”.
In un primo momento dopo l’omicidio si era ipotizzata la legittima difesa, come Andrea Beretta avrebbe detto in modo veloce in ospedale al suo legale Mirko Perlino. Il giorno successivo è emerso che la pistola con cui si era ferito Beretta era proprio del capo ultrà. Da qui allora il sospetto degli inquirenti che Beretta avesse simulato la legittima difesa sparandosi un colpo alla gamba. Cosa che però lui ha tenuto a smentire: “Non mi sono sparato da solo“. Spiegando la sua versione dei fatti, ovvero che il proiettile sarebbe esploso durante la colluttazione. Ma quale sarebbe il movente dell’omicidio?
Il luogo dell’omicidio
Beretta e Bellocco appena usciti dalla palestra si sono messi in macchina e qui l’arrestato avrebbe detto all’erede della famiglia di ‘ndrangheta: “Cos’è questa storia che mi volete ammazzare?”. Bellocco – stando al racconto di Beretta e quanto riporta Il Corriere della Sera – avrebbe detto: “Sì ammazziamo te e tutta la tua famiglia“. Da qui la risposta di Beretta: “Figlio di p…., io non ho paura di te”. A questo punto avrebbe estratto la pistola e da qui è scattata la violenza terminate con le coltellate a Bellocco che è morto poco dopo.
Omicidio Bellocco, un video mostra l’aggressione da parte dell’ultrà dell’Inter Andrea Beretta
Ma il motivo della rivalità resta ancora sconosciuto: perché infatti il piano di Antonio Bellocco sarebbe stato quello di ammazzare la famiglia Beretta? Il movente potrebbe essere da cercare tra gli affari della famiglia Bellocco e in quelli di Andrea Beretta. Certo è che questo delitto arriva due anni dopo quello di Vittorio Boiocchi, l’omicidio del capo ultrà dell’Inter resta ancora un mistero. Che siano legati? Beretta agli inquirenti avrebbe detto: “Un’idea me la sono fatta, ma lui aveva tanti interessi. Ma di questo non parlo”.
Sotto l’attenzione degli inquirenti c’è anche cosa accadrà ora, ovvero dopo che è stato ucciso un’importante rampollo di una famiglia di ‘ndrangheta. Forse a questo punto sono due le domande che bisogna farsi: chi prenderà le redini della famiglia Bellocco in Lombardia e se bisogna attendere possibili vendette.
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