Il contesto e il ricorso
Nel luglio 2025, i gruppi consiliari Il Cittadino Governante, NOS-NOI / Coltura Politica e Partito Democratico hanno depositato un ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro le delibere relative ai rendiconti di gestione per gli anni 2021, 2022, 2023 e quello del 2024. Le opposizioni contestavano la regolarità del procedimento, denunciando convocazioni d’emergenza, comunicazioni insufficienti, documenti importanti non condivisi, modifiche dell’ordine del giorno all’ultimo minuto e l’assenza di alcuni consiglieri dell’opposizione all’inizio delle sedute Il Trafiletto.
Il ricorso sottolineava che tali vizi compromettevano l’esercizio del mandato dei consiglieri comunali e violentavano principi istituzionali e procedurali fondamentali, rendendo le delibere potenzialmente illegittime Il Trafiletto.
La pronuncia del TAR
Nel settembre 2025, il TAR ha accolto il ricorso presentato, pur ritenendolo fondato solo sotto il profilo formale. In pratica, il Tribunale ha dichiarato che, nonostante non emergessero vizi sostanziali nelle delibere, il processo decisionale del consiglio comunale è risultato carente sotto il profilo procedurale. Questo è sufficiente per rendere l’atto garantito da annullamento ekuonews.it.
La posizione dell’amministrazione comunale
L’amministrazione guidata dal sindaco Jwan Costantini ha liquidato la sentenza come relativa a un mero “vizio di forma”, affermando implicitamente che il contenuto politico e sostanziale delle delibere sarebbe comunque valido ekuonews.it.
Nel contempo, però, la Giunta è finita sotto accusa per aver affidato a legali esterni la difesa del Comune davanti al TAR, anziché utilizzare l’avvocatura civica interna. Le opposizioni hanno contestato questa scelta, sollevando questioni di trasparenza, possibili conflitti di interesse (una dei legali esterni è legata a un dipendente del Comune), e costi supplementari non giustificati Il Trafiletto.
Un dossier in tre capitoli
Ecco una sintesi dettagliata del quadro in tre parti:
1. Procedura e legalità formale
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Il ricorso al TAR si fonda su problematiche procedurali: scarso preavviso, documentazione incompleta, modifiche dell’Odg all’ultimo momento, e mancata presenza dell’opposizione all’inizio delle sedute Il Trafiletto.
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Il TAR riconosce questi errori come forma, non contenuto, e quindi sufficiente per annullare gli atti ekuonews.it.
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L’amministrazione minimizza: non si contesta la sostanza delle delibere, solo la forma.
2. Tutela dell’opposizione e diritto all’informazione
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Le opposizioni evidenziano che il rispetto delle procedure è essenziale per garantire il diritto all’informazione, alla partecipazione e alla democrazia deliberativa.
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L’uso di tempi stretti e tecnicismi amministrativi escludeva la minoranza da un pieno esercizio del mandato rappresentativo Il Trafiletto.
3. Scelte legali e trasparenza
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Affidare incarichi esterni a legali — soprattutto quelli con possibili conflitti — solleva dubbi sulla trasparenza e sull’efficienza.
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Le opposizioni suggeriscono rotazione e più equilibrio negli affidamenti, per evitare favoritismi o spese non necessarie Il Trafiletto.
Riflessioni e prospettive
Uno sguardo sul bilancio democratico
Il caso sottolinea l’importanza della forma nei processi amministrativi: un atto può essere fondato sul punto di vista sostanziale, ma se la procedura è lacunosa, la legittimità può essere compromessa. Il rispetto delle regole (tempistiche, documentazione, diritti dei consiglieri) è essenziale per la democrazia locale.
Politica e contenzioso
La vicenda riflette anche un clima di forte conflittualità politica: le opposizioni ritengono che questi ricorsi servano, oltre che a garantire tutela democratica, anche a contrastare decisioni unilaterali dell’amministrazione. D’altra parte, l’amministrazione ritiene di agire nell’interesse della città, anche se forse non sempre con il giusto equilibrio procedurale.
Verso una sanatoria formale e organizzativa
Ora l’ente dovrà sanare la situazione procedurale: predisporre nuovamente le sedute in modo corretto, condividere documentazione con l’opposizione, garantire il diritto di intervento e ancora di procedere attraverso canali regolari — evitando di replicare gli stessi errori, se il contenuto dei bilanci rimane sostanzialmente condiviso.
Conclusione
L’esito del TAR su Giulianova ci ricorda che i “vizi di forma” non sono meri dettagli tecnici, ma possono essere leve decisive per garantire partecipazione, trasparenza e legittimità nelle decisioni pubbliche. Le opposizioni hanno esercitato un dovere istituzionale, difendendo procedure corrette. L’amministrazione, pur limitandosi a inquadrare la vicenda come formale, è oggi chiamata a riflettere su pratiche e scelte — politiche e legali — che impattano sulla fiducia e sulla democrazia locale.